venerdì 16 giugno 2006

Fortunate coincidenze.

E' curioso come spesso nella mia vita ci siano certi "accumuli" di segnali del destino.
Mi spiego.
Capita una cosa legata a un certo argomento, e quando me ne accorgo ne capitano altre 5 o 6 legate sempre allo stesso argomento, e a me sembra di stare nel Truman Show e che tutti si siano messi d'accordo.
Manie di persecuzione a parte, una settimana fa ho riordinato le poche poesie che ho salvato dalla distruzione completa di tutto ciò che era legato al mio passato triste. Qualche giorno fa, una conoscenza inaspettatamente (e inspiegabilmente) recuperata ne ha pubblicata una di quelle cestinate sul suo blog, scritta in un periodo particolarmente triste della sua vita. Per come si erano messe le cose tra me e lei, pensavo che nemmeno se ne ricordasse più, invece l'ha sempre conservata nel portafoglio. Buffo.
E poi tra ieri e oggi mi sto finalmente mettendo sotto per ultimare il mio dominio più in fretta che posso, e riordinando le varie pagine stamattina è saltata fuori quella in cui avevo ricopiato le mie poesie. A parte una o due che mancavano, erano esattamente quelle che ho salvato. E così le ho inviate via mail ad Arben, un amico che vive in Kosovo, si nutre di letteratura musica e letteratura e scrive lui stesso bellissime poesie in italiano.
Scrivere poesie per me è un modo di sfogare quello che sono abituata a tenermi dentro ben pigiato. Prediligo parole strane, concetti contorti, che posso magari capire solo io, così posso dire e non dire.
Arben mi ha appena mandato un sms dicendomi che le mie poesie lo hanno aiutato a capire meglio la mia anima bella.
Questo sì è curioso davvero.
Perchè forse nelle mie poesie viene fuori il peggio della mia anima. Le cose che tengo sempre nascoste.
In tanti mi dicono che sono una bella persona, eppure alle volte, nei momenti di sconforto [o tipo nei momenti di sindrome intramestruale, come ora], ho paura che in realtà lo dicano perchèmi premuro ogni momento di tenere nascosto il mio lato marcio.
Per questo quando sono giù cito sempre Efraim Medina Reyes.
Gli uomini mi guardano quando passo
ampia scollatura e jeans attillati
se sapessero chi sono
farebbero piu' attenzione
sono l'ape regina
e ho un lato oscuro
e ho un lato oscuro.

Mi porto dietro ancora qualche segno residuo [fisico e psichico] di un passato pieno di errori del quale non ho mai parlato del tutto con nessuno. Pochi conoscono davvero i risvolti e i dettagli di come sono stata da quando la storia con Marco è finita in malo modo fino a un anno e mezzo/due fa. Pochi sanno il male che mi sono fatta, pochi sanno come mi sono lasciata usare, pochi sanno quanto poco rispetto, anzi, il nessun rispetto che ho avuto nei miei confronti. In molti, venendo a conoscenza degli eventi, direbbero che mi sono divertita un po' e basta. Peccato che alla fine di divertimento non ce ne sia stato affatto. C'è stato del fumo negli occhi, c'è stata tanta apparenza, tanta superficialità da parte di chi mi avvicinava, tanta paura mia, tanto orgoglio nel non chiedere aiuto, tanta tristezza nel non riceverlo, tanta convinzione di non meritarlo sul serio, e la perdita, fortunatamente non completa, del contatto con la realtà a con i punti di riferimento per una valutazione sana.
Da questa spirale di male in cui mi sono avvolta ne sono uscita {ne sto uscendo} con le mie gambe, e se il non aver chiesto aiuto è imputabile al 100% a me, quantomeno un po' mi fa onore l'esserne uscita da sola.
In alcuni momenti mi capita di pensare che questo mi abbia segnato tanto profondamente da non poter evitare di soffrire spesso. In tanti altri mi sembra di apprezzare di più quello che ho ora, che è totalmente buono, al 100%. Oggi posso dire che ho ancora tanta strada da fare per star bene, ma so che quello che voglio e quello che faccio per ottenerlo vanno Bene. Sono la cosa giusta.
Ho fatto da poco un anno con Fede. E' stata una serata perfetta in ogni dettaglio e assolutamente indimenticabile. Per quel che ci siamo detti, per quel che abbiamo fatto, per quel che c'era dietro. Da quando lo amo, tutto sa di buono. E anche i momenti di sconforto sembrano più affrontabili.
Ma il bello è che stavolta è tutto diverso. Nel senso che con gli uomini scorsi mi attaccavo sperando che mi salvasse dallo schifo. E invece con Fede sono io a salvarmi, e lui mi da la forza di farlo. Mi fa capire che vale la pena di farlo, e che nonostante le danilate sono buona anche io a fare qualcosa.
Questo post sarebbe dovuto essere [una settimana fa] la cronace del famoso 1 giugno pieno di rose rosse, vestito rosso, cena fuori, anelli e romanticherie varie. Invece è stata una profonda autoanalisi, in corrispondenza del mio lavoro che termina domani, e non è un'autoanalisi casuale o dovuta ai miei soliti sbalzi d'umore. Peccato che sia un po' fine a se stessa.
Per il resto, come già detto domani è l'ultimo giorno in ufficio, e la mia assurda sostituta in ufficio [ribattezzata Calmilla per il suo intuito simile a quello di un comodino] ha deciso che faremo in mio onore "la festa della tristezza". Fede è via fino a domenica per la coppa dei campioni di baseball a Grosseto, lo sento praticamente più in radio che per il resto, e mi manca da matti.
Da lunedì avrò due settimane di laboratorio, la prima affrontabile, la seconda meno.
Poi luglio. Finiti i mondiali, potremmo anche parlare di mare. Sempre in dipendenza dallo studio, s'intende.
L'idea sarebbe quella di arrivare a dicembre in pari con gli esami di primo e secondo anno. Il che in termini pratici vorrebbe dire che oltre ai due laboratori, preparo l'esame di Elaborazione delle immagini per il 18 luglio, e poi da settembre avrò altri 3 lab programmati (2 a settembre e uno a ottobre) e sei esami da dare nei restanti due mesi e mezzo. Inaffrontabile, ma mi piacciono le sfide impossibili. Ultimamente ho visto che mi da più soddisfazione spendere il 120% delle mie energie in qualcosa e apprezzarne i risultati nel tempo. Mi dà l'impressione di impiegare la mia vita in modo sensato.
Inoltre, riflettendo sul terzo anno di stage [devo trovare un'azienda in cui farlo] e sulla laurea che potrebbe avvicinarsi se non addirittura arrivare l'anno prossimo, ho iniziato a guardarmi intorno anche per la specialistica o comunque per un dopo-laurea. Il risultato della ricerca per ora è stato abbastanza desolante, nel senso che ci sono specialistiche interessanti solo a Milano o a Torino. E io lontano da Bologna non ci voglio andare. Sarà il caso di trovare una soluzione... fortuna che ho ancora un anno per pensarci. La mente si perde, vorrei come mio solito programmare tutto, ma stavolta è troppo grande.
...forse vi chiederete il perchè di tutta questa fretta per esami e laurea. Beh, sapete com'è. Ogni volta che faccio un'autoanalisi in questo periodo, anche quando sono depressa, finisco per sorridere perchè sono convinta di quel che faccio. E parafrasando Harry ti presento Sally, quando hai capito cosa vuoi fare del resto della tua vita, vorresti che il resto della tua vita arrivasse il prima possibile.
Vabbe'.
Imparerò anche io la sottile arte della pazienza.
[ci vorrebbe tipo Magnus a insegnarmela... lui che è sempre così zen...tra l'altro domani (cioè ormai oggi) è il suo compleanno... potreste andare tutti in massa a fare gli auguri al fotografo più adorabilmente bravo del pianeta... ^_^]

[con questo post recuperiamo il bilancio finale, che mancava da qualche puntata dai nostri teleschermi...]

t o d a y :

- Umore:
- Amo : la nuova Dani.
- Odio: le cicatrici.
- Uomini: lo Amo.
- Dieta: più o meno bene.
- Ordine: malissimo.
- Spese: malissimo. d'ora in poi si tira la cinghia.
- Studio: bene.
- Lavoro: addio!
- Stasera: Mondiali + telefonata eterna al radiocronista.
- Capelli: sono viola! o per essere più precisi, color prugna, tono su tono.
- Links: voglio questo! [Auch erhältlich als «Special Collector‘s Edition»]
- Musica : A cup of tea, Feldmann
- Varie ed eventuali: compratemi un Nabaztag e sarò vostra schiava!! [no non fatelo, mi servirebbe anche un router wi-fi e un collegamento adsl... T__T]

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