sabato 27 maggio 2006

I need a permanent vacation...

{soundtrack: La morbosa storia di Ilibar, degli AMNéSIA.}

Oggi sono in coma. Coma profondo. Ieri sera sono sicura di essermi sdraiata sul letto per ascoltare per radio la partita di baseball, e so anche com'è andata (sopra 3 a zero fino direi all'ottavo inning, poi perso 6 a 3...), però so di averla ascoltata in una specie di dormiveglia.
Reduce dal primo laboratorio della mia vita. Bellissimo ma abbastanza massacrante. E a giugno me ne aspettano altri due, di cui uno massacrante quanto tre... e andiamo!
Un mesetto fa, pensavo che con questo laboratorio si sarebbe concluso un periodino denso di cose da fare, e dopo, a cominciare dall'anniversario con Fede (che è giovedì), sarebbe andato tutto con più calma. Invece se n'è andata la nonna, se n'è andato Robert Fontana dell'Italeri in un incidente stradale dieci minuti dopo che io e Fede l'avevamo salutato (di conseguenza ora l'Italeri è in emergenza, e Fede con lei), c'è stato il casino col calcetto e la delusione, l'enorme delusione per tutto, c'è stato Barbarolo coi miei cinni che è stato come al solito più fonte di nervoso che altro, c'è stato questo laboratorio che è finito con un 29 perchè è iniziato con una domanda nel test di ingresso che sul libro non era spiegata (e ha quindi vanificato una settimana perfetta in cui avevo capito tutto e aiutavo tutti gli altri, e un esame perfetto in cui non avevo sbagliato niente e avevo anche fatto un output carino con il CSS. amen...). E il periodo è stato più stressante e negativo di quanto mi aspettassi.
E poi ci saranno i laboratori di fine giugno: ora che ho fatto il primo e per me che sapevo HTML e CSS è stato cmq pesantino, mi rendo conto che affrontarne due a giugno sarà il massacro. E oltretutto la settimana prima a Grosseto c'è la Coppa dei Campioni di baseball, e quindi vedrò Fede a spizzichi e bocconi per tre settimane.
E poi c'è il fatto che smetto di lavorare il 16 giugno. Inaspettatemente. O meglio, relativamente inaspettatemente: SMS Italia si trasferisce sui colli e per me sarebbe impossibile continuare a lavorare e studiare contemporaneamente, includendo i tempi di trasporto. Oltre a questo, il terzo anno del mio corso di laurea prevede un periodo di stage aziendale, e io preferirei farlo in un'azienda di altro genere (legata alla grafica e al webdesign, più che alla comunicazione via sms/telefono), per cui ero già d'accordo con Dani che prima o poi avrei smesso di lavorare da loro. Il trasferimento mi era però stato prospettato per più avanti, per cui contavo di finire di lavorare in autunno (e di non avere di nuovo ferie per il terzo anno di fila). Invece ora ho tre settimane per smettere di lavorare, insegnare alla mia sostituta a lavorare al posto mio, studiare per il laboratorio di grafica 2D e per quello allucinante di grafica 3D, e poi se Dio vuole sarà finalmente luglio. Luglio in cui magari se mi impegno e studio a randa potrei anche tentare di dare uno-due esami, e poi le ferie. Cribbio, neanche sapevo più come si scriveva... f e r i e. Ancora non ci credo. Tornerò una semplice universitaria. Per un po' non dovrò preoccuparmi di usare le ferie solo per gli esami. Potrò magari andare un po' al mare con Fede dai suoi nonni. Mare. Mamma mia, ne ho una voglia incredibile. Tutto mi sembra incredibile. L'idea che tra un po' studierò soltanto, che potrò andare in ferie, che ho parlato con il professor Pedroni e mi ha segnalato la possibilità di fare uno stage da loro a Ferrara esattamente su quel che mi piace fare, il fatto che Fabio l'assistente abbia solo nominato CssZenGarden a lezione e io mi sia illuminata d'immenso, il fatto che finirò di lavorare ma spero di cominciare un periodo diverso... boh, sto prendendo tutto con una filosofia per me inconsueta. Io, che voglio sempre avere tutto sotto controllo, e impazzisco a qualsiasi novità inaspettata. Dopo l'iniziale smarrimento per la notizia del lavoro, ho cominciato a guardare tutto con un'ottica diversa. Che buffo. Che io stia finalmente cominciando a crescere?
Ora si torna al solito tran tran quotidiano. Niente più gag con gli adorabili compagni di corso che ho conosciuto (ribattezzati Quello Che Ride - meglio noto come Sienna -, Abbacchio - il sosia non ufficiale di Tim Burton - e Valium) e che mi mancano già da matti. Niente più assistente che sembra Claudio Liverziani, niente più assistente che parla di CssZenGarden, niente più assistenti che se la ridono sotto i baffi per le uscite dei miei tre compagni di banco. Niente più figure di merda a pranzo al Poker, niente più cotolette che fanno ridere, niente più sosia di Ross Geller e di Alfred Hitchcock... che cosa triste. Solo 5 giorni, eppure la vita da universitaria mi è piaciuta tanto. Sarà che non c'ero abituata, sempre tutto a distanza...
Ora vado a pranzo o babbo e Bubi mi uccidono.
Speriamo che questo abbiocco (o abbacchio...?) pesantissimo passi in fretta.

editing del 29/05, h 14:08
il lab di xml!

Da sinistra Quello Che Ride, L'Abbacchio (dietro), Max (sosia non ufficiale di Claudio Liverziani - dal vivo rende molto di più in realtà), lo Zio Valium, Fabio.

PS: MAGNUS, PERDONAMIIIIIIIII! ;______; Sono pessima. Farò un post solo per te. ;___;

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