mercoledì 28 dicembre 2005

Natale e Bilancio di Fine Anno.

Stavo studiando per l'esame del 18 gennaio, ma ho un'emicrania che fa i bambini, quindi i "prossimi giorni" in cui avrei parlato del mio Natale sono diventati "oggi pomeriggio". Salvo comunicazioni indispensabili, credo proprio che questo sarà l'ultimo post del 2005. E' fine anno, quindi sopportate il papiro, siate gentili...

E Natale è passato anche quest'anno. Il mio Natale che sa di arancia candita, lucine in strada e freddo al naso. Natale senza il nonno, e con mezza nonna. {Ma mezza è meglio di niente.}
Chiaro, è tanto strano. E' tanto strano scrivere qui dal computer di fianco alla ex casa del nonno, che nonostante tutto sa ancora di lui dall'ingresso allo studio, e vedere il divano coperto di nylon, mentre una volta la porta la socchiudevo per non disturbarlo mentre guardava la tv. E ho ancora la sua voce nelle orecchie come se fosse ieri, quando sentiva che c'era qualcuno dal computer e diceva "Sei tu, Danila?" per farmi andare a buttare la spazzatura.
E invece ora è tutto privo di nonno e pieno di polvere e di mobili ammucchiati. E dove la casa è abitata, dove una volta c'era lo studio del nonno, ora c'è una nonna-passerotto bloccata in un letto, che in questo momento coi suoi occhioni sta guardando Cenerentola. E fa strano passare davanti a quella che era casa sua e pensare che non lo è più, che non potrò più andarla trovare là per mangiare una pizza d'estate quando lavoro, che non andremo più in pellegrinaggio a Cascia. Che non ci saranno più quei momenti che quando ci sei in mezzo ti scocciano un po', e poi quando non li hai più ti verrebbe da piangere.
E' così, lo so, non è il periodo migliore per farsi venire il magone, ma il mio Natale una volta era tutto diverso, e ora non ci sono più i pranzi interminabili che avrei voluto impiccarmi pur di non stare fino alla fine, non ci sono più gli scambi di regali che alla fine si nuotava nella carta da quanta ce n'era, non ci sono più tante cose, e uno quando è piccolo pensa che tutto resterà sempre così e invece gli cambiano le carte sul tavolo e il Natale è tutto diverso da un anno all'altro senza nemmeno aver avvertito prima. [scusate questo periodare un po' misto tra il Brizzi di "Jack Frusciante" e Paolo Cevoli, sarà la malinconia.] Comunque Natale raccolto, con il pranzone cucinato da Ricky [con gli avanzi ci abbiamo mangiato due giorni] e con a tavola anche lo zio Rizzi [quello che abita in Australia], con pochi regali ma buoni... regalo cumulativo chitarra + ampli + accessori vari per noi tre fratelli da parte dei miei [non è bellissima la nostra piccola...?], biglietti tra fratelli a suon di emulazioni di ICAP, alla ricerca degli indizi più strani per indovinare che il contenuto del mio pacchetto era il calendario dei R.E.M. [*__* era una vita che lo cercavooo!], i miei regalini che al 90% erano libri, le meravigliose scarpette da calcetto nuove che mi ha regalato il mio amore *_*. Anche se i regali belli erano altri. Il babbo che fa gli auguri a Fede dopo la Messa di Natale chiamandolo 'carissimo'. E un abbraccio con la mamma che è andato oltre i reciproci ringraziamenti per i doni.
E pensare che tutto il Natale si è risolto in tre giorni a casa dall'ufficio invece che i soliti due del weekend... beato chi ha ancora le vacanze. E dire che al liceo mi sembravano così corte.

Ormai è il 28 dicembre, tra tre giorni è finito un altro anno, ed è inevitabile perdersi nei bilanci.
O almeno, per me lo è. Io bilancio sempre tutto, e rimugino e rumino quel che ho detto e fatto fino alla nausea. [dicesi sega mentale malefica.]
Comq ho scritto nella mia mail di auguri di quest'anno, è stato un anno grande, in tutto. Gioie, tristezze, soprese, delusioni, novità, sfortune. E io in genere di fronte alle cose grandi, sono una vera frana. Non ero proprio così pronta per tutte queste cose, sia per le belle che per le brutte. [non per niente, come Yasu ben sa, la parola di quest'anno è "tranquilla!"...]
E spesso ho fatto dei danni. Spesso mi sono chiusa, ho fatto la volpe con l'uva, sono stata molto pigra e non ho voluto risolvere i pasticci. Non ho saputo gestire al meglio tutto, in tante cose ho preferito spegnere il cervello. E questo non va bene. Sicuramente ultimamente va meglio in tante cose, ma c'è ancora tanto da migliorare.
Oltre a tutti gli avvenimenti esterni, di grande c'è che sto finalmente mettendomi a posto dentro. E non è come le altre volte, che era più una questione di facciata che altro, e che mi rimettevo in ordine "perchè così doveva essere".
Comincio a non essere più una bambina, e mi scoccia non essere del tutto emotivamente autosufficiente. E sono stufa di autogiustificarmi in tante situazioni sbagliate per colpa di debolezze che posso correggere con un po' di buona volontà.
Faccio tante cose, e voglio farle bene.
Non voglio più farle per sentirmi meglio con me stessa perchè "mi do tanto da fare".
Sono stufa delle mie chiacchiere, voglio cominciare a vedere un po' di risultati.
E li vedo. Ho dato 10 esami su 13 che avevo quest'anno, con una media dignitosa [28,7] e contando il lavoro di mezzo e la pigrizia onnipresente, posso essere soddisfatta.
In ufficio ci provo. Non è facile alzarsi sempre alle sette e tre quarti quando tutti i tuoi amici studiano e possono uscire tutte le sere fino a tardi. Ma ci si prova. E poi l'ambiente aiuta un casino, perchè coi colleghi mi trovo proprio bene.
Fede... beh è senza dubbio la cosa più bella che mi sia capitata quest'anno. E vi ho già parlato di noi fino alla nausea ormai, credo. Ma non si può per questo escludere dal bilancio. E' lui che mi spinge e mi sprona ad essere una persona più conscia delle mie potenzialità e delle aree in cui posso correggermi perchè ho i mezzi per farlo. E' lui che mi fa venire voglia di migliorarmi, che mi fa sentire protetta e che eppure non vuole risolvere le mie magagne al posto mio per fare l'eroe della situazione. E' lui che mi vuole bene come mai nessuno me ne vorrà al mondo, e che per sua fortuna è ricambiato con altrettanto affetto dalla sottoscritta. E' la persona con cui non riuscirò mai a litigare, con cui rido delle cose più stupide, degli orsi molto piccoli, delle Fante che scappano nel cinema [a proposito, secondo voi quale sadico ha inventato il pavimento in discesa?! La mia lattina è rotolata te file più in là... già mi immaginavo che arrivasse fino allo schermo ;_; ], con cui alle volte non ho bisogno di aprire bocca perchè mi anticipa, è lui la persona con cui condivido già tanto e voglio continuare a condividere ancora tanto.
C'è il calcetto, per cui non mi sembra mai di dare abbastanza. Ora che sono anche vice capitano, poi, vi alscio immaginare. Ma prima o poi riuscirò ad essere soddisfatta di me come calciatrice.
C'è il catechismo, in cui dovrei impegnarmi un po' di più a sopportare Melandemort senza sottometterle le mie opinioni per quieto vivere, spaccandomi la schiena sui suoi cartelloni per attenuare un po' i sensi di colpa.
Ci sono i rapporti con tante persone, la mamma, i fratelli, gli amici che vedo sempre e quelli che vedo un po' meno, le compagne di squadra. Gli amici conosciuti sul web, anche grazie al blog.
Alle volte, l'insieme della mia vita mi spaventa ancora. C'è tanta di quella roba da fare... tonnellate di scatoloni del trasoloco alla Nuova Dani ancora da aprire e svuotare.... ma basta guardare una scatola alla volta, forse.
Insomma... questo 2005 si chiude con tanta, tanta speranza e tanta buona volontà. E' cominciato con la Dani che diceva "oddio quando finirà?!" e sta finendo con la Dani che dice "speriamo che prosegua così". Ma io sono abbastanza sicura che proseguirà così, perchè se ci si impegna le cose vanno nel verso in cui vuoi tu.
E Ai Yazawa dice che "le fregature non arrivano mai, per le persone che si impagnano sul serio". Speriamo... io so che per ora, mi sembra proprio di aver imboccato la strada buona al momento buono.
Grazie a tutti, ai lettori assidui che mi hanno sostenuto negli sfoghi e hanno gioito con me nei momenti belli, grazie ai visitatori di passaggio che hanno contribuito a farmi crescere come blogger e come designer, grazie agli amici reali che pur non avendone bisogno sono passati dal mio diario virtuale, e grazie al diario virtuale che mi ha permesso di fingermi vicina agli amici distanti. Grazie a chi mi ha sopportato e supportato con ogni mezzo, magari alle volte senza capirmi, senza condividere, senza sapere la real eimportanza per me di quel che facevano.
Grazie a tutti quelli che hanno condiviso, volenti o nolenti, un pezzettino di cammino in questo 2005 con me. Grazie a chi mi ha lasciato qualcosa, poco o tanto che fosse, e mille scuse invece a chi è rimasto ferito [e so che detta così suona come frase di circostanza, ma non lo è].
Spero di avere il piacere e l'onore di avervi con me anche nel 2006. Vedrete che spettacolo di persona sarò quando mi sarò messa in sesto del tutto. E nel mentre, ci si divertirà come si è fatto in questo 2005 strano e grande.
Auguri a tutti, se non ci si risente prima...

t o d a y :

- Umore:
- Amo : il tè alle sei[ormai abitudine per spezzare lo studio].
- Odio: la neve. bastaaa! se no domani come arrivo in ufficio?! ;_;
- Uomini: dio lo benedica...
- Dieta: 59 peso, e 59 resto (spero!), per ora. Fede si arrabbia se mangio troppo poco...
- Ordine: poco.
- Spese: domani vado a tagliarmi (mmh... spuntarmi...) i capelli!! non vedo l'ora!
- Studio: per l'esame del 18. mi prende parecchio, spero di riuscire a prepararlo come voglio io.
- Lavoro: me tocca...
- La parola del 2005 [era d'obbligo]: tranquilla.
- Musica : mi sono intrippata con i Wir Sind Helden!! thanx to Lau!! ^_^

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