lunedì 7 giugno 2010

Resoconto eterno regionali ANSPI 2010 + alla fine La tazza della settimana #12... football mug!

Venerdì mattina devo ammettere che pensavo al weekend come ad un incubo.
La settimana senza Fede è stata più impegnativa del previsto, anche perchè costellata di tante piccole disavventure e disgrazie che ho dovuto affrontare tutta da sola, e indubbiamente in certi momenti mi sono sentita un po' persa.

Venerdì mattina pensavo che non solo la settimana era stata infernale, ma che non avevo nemmeno un secondo per riposarmi, perchè sarei stata via tutto il weekend con i bimbi della mia squadra... già meditavo di darmi alla macchia fingendo impegni improvvisi o, ancora meglio, sparire senza lasciare traccia.
Nel pomeriggio, dopo l'ultimo allenamento, e dopo mezz'ora oltre l'allenamento di domande e raccomandazioni e accordi con i genitori per la mattina successiva, uno dei babbi mi ha proposto di unirmi al calcetto dei genitori al DLF (al quale avevo già partecipato un'altra volta con Fede invitati da Nappa, mio viceallenatore nonchè consigliere della polisportiva nonchè babbo di uno dei miei bimbetti). In un'impeto di anarchia, ho accettato e saltato le penultime prove del coro e alle 22 sono andata a giocare a calcetto (e per aver giocato con soli uomini che preferivano le giocate personali ai passaggi, posso anche quasi ritenermi soddisfatta, eccezion fatta per una punizione a nostro favore che sono riuscita a buttare fuori dalla porta tutta da sola...). Finito il calcetto, ho raggiunto come da accordi gli amici reduci dalla partita dei Cannonieri Cazzuti che stoicamente mi attendevano al Due Lune a pizza abbondantemente esaurita, e dato che li avevo fatti aspettare me, mi sono fermata in compagnia volentieri anche per la birra post-cena, che si è conclusa in modo allegro più o meno verso le tre di notte, minuto più minuto meno. Conoscendomi, ho preferito fare la borsa prima di andare a dormire piuttosto che alzarmi presto e farla la mattina seguente, e devo dire che la scelta ha pagato (anche quella di dormire già vestita - maglietta e pantaloncini da trasferta del Bologna), visto che la mattina dopo mi ha svegliato Brownino e che la sveglia non la cagavo neanche per sbaglio.
Radunate le forze minime per mettermi in moto e radunati anche borsa e sacchettini vari, sono partita per il luogo di raduno arrivando anche quasi in orario, e ho trovato orde di bambini e familiari ad attendermi saltellanti ed eccitati in giro per il piazzale... già sentivo un misto di panico ed entusiasmo in fondo alla pancia lievemente preoccupante... tutto normale. Erano i miei primi regionali, la mia prima volta "in ritiro" con la squadra, e sebbene ci fossero con me anche 3 genitori a dormire e vari genitori che hanno fatto avanti e indietro, sentivo molto il peso della responsabilità e devo dire comunque anche un minimo di soggezione visto che comunque coi genitori non avevo un rapporto intensissimo.

Siamo partiti, e siamo arrivati a Cesenatico lisci, senza trovare nemmeno granchè traffico (eccetto una codina tra San Lazzaro e Castel San Pietro per una macchina completamente ribaltata che ha impressionato molto i bimbi che avevo in macchina), così ho avuto anche il tempo di perdermi una volta usciti a Cesena, per poi verificare al telefono con il mio babbo (provvidenziale navigatore sponsorizzato dalla Tim) che il mio senso dell'orientamento pressocchè nullo dopo 5 anni sta iniziando a beneficiare di quello supersviluppato di Fede (noto navigatore satellitare umano), visto che comunque avevo seguito correttamente le indicazioni che ho trovato per strada e stavo tornando nella direzione giusta (intuito o culo? non lo sapremo mai).
Arrivati all'EuroCamp, ci siamo sistemati e registrati e devo dire che era veramente un sogno: il posto bellissimo (un gruppo di ex colonie ristrutturate con impianti sportivi di ogni genere e stabilimento balneare compreso), addetti del posto e dell'Anspi gentilissimi, mensa self service velocissima e - abbiamo verificato ampiamente nei due giorni del weekend - anche parecchio buona, i 10 bimbi e 2 babbi in una camerata unica, e io e quella che doveva essere l'unica mamma presente durante la notte in un'altra stanza da 5... dato che avevamo 3 letti liberi e che avevo appurato durante il viaggio che Tina, una delle bimbe che giocano in squadra con me e che pensavamo fosse esclusa dalla competizione perchè oltre limite di età, in realtà avendo fatto la primina rientrava come anno di nascita e quindi poteva giocare, la sua mamma che stava scendendo in macchina insieme a un'altra famiglia ha deciso che lei e Tina si sarebbero potute fermare a dormire con noi in modo da farla giocare alle partite del giorno successivo. Sistemate quindi anche le pratiche relative a questa novità (ovviamente presentatasi a 5 minuti dalla prima partita, come se non fossi stata già abbastanza impanicata!!), abbiamo giocato le prime due partite (un tempo secco da 20 minuti), vincendo la prima con tranquillità 4 o 0 contro il Magreta B (modenesi con tanto di stemma del Modena sulle maglie...), e perdendo contro il temutissimo Don Orione, i campioni provinciali di casa nostra, per 3 a 0 (peraltro con due gol regalati e uno fortuito su deviazione). Finite le fatiche sul campo, ci siamo concessi un paio d'ore ristoratrici in spiaggia, prima di andare a Messa (molto intima, praticamente c'eravamo solo noi... e celebrata da un simpatico pretino che a fine Messa se n'è andato a bordo di una Hornet che ha fatto sbavare i genitori di Andrea e la sottoscritta) e a cena. Finito di mangiare, siamo stati nella sala comune dove mettevano su un po' di musica (disco urenda, per inciso), i bimbi hanno ballato, guardato un po' dell'amichevole Italia-Svezia, e poi sono andati a nanna. Messi a nanna bimbi e babbi, noi mamme e Tina abbiamo fatto un girettino nel centro di Cesenatico, con il canale tutto illuminato pieno di barche (devo dire molto suggestivo) e bancarelle e negozietti ovunque. Rientrate in colonia, il casino di giovini fuori è proseguito per un paio d'ore secondo me, prima che crollassimo tutte dal sonno seguendo l'esempio di Tina che era bella cotta, non senza aver fatto chiacchiere e risate forse peggio dei rispettivi figli e minicalciatori nella stanza poco lontano.

La mattina successiva ci aspettavano due partite, di cui la prima piuttosto presto, cosa che forse dopo i bagordi danzerecci della sera precedente (alle mie rimostranze scherzose è stato risposto "ma altrimenti che calciatori saremmo?") ha inciso negativamente sulla concentrazione generale, visto che abbiamo perso dal Magreta A per 2 a 0 di cui il secondo gol su rigore regalato per una disattenzione assolutamente innocente ma sicuramente deleteria per il risultato, e abbiamo pareggiato la seconda partita 0 a 0 contro il Don Orione 2 (che comunque aveva battuto il Magreta A 1 a 0), anche se lì probabilmente ha inciso, più che la stanchezza, la delusione di essersi giocati matematicamente il secondo posto e con esso l'accesso alle fasi nazionali a inizio settembre a Bellaria. Abbiamo quindi concluso, sotto gli occhi dei numerosissimi genitori che ci hanno seguito in trasferta, i nostri primi regionali al terzo meritatissimo posto, fonte di enorme orgoglio per la sottoscritta allenatrice che ha preso a mano la squadra da tre anni ma questo bel gruppo solo da un anno a questa parte.
Dopo il pranzo in colonia, siamo stati premiati insieme a tutti i finalisti degli altri sport che partecipavano alla manifestazione (calcio, calcetto, basket, pallavolo e tennistavolo di molteplici fasce d'età), ricevendo oltre che una medaglia a testa e una coppa, anche in assoluto su tutti gli sport e le categorie previste il Premio Simpatia da parte del comitato Anspi, che consisteva in una maglietta gialla con logo Anspi che i bimbi hanno orgogliosamente sfoggiato in giro per la spiaggia proclamando ai quattro venti "siamo i più simpatici della regione!".

La giornata è finita con ore e ore di spiaggia dopo il pranzo in colonia, con giochi, bagno, piramidi umane in acqua, altre mille partite di calcio, un regalo graditissimo da parte della squadra con bigliettino commovente, e una piadina interminabile per cena tutti insieme, prima di partire alla volta di quello che è stato il viaggio di ritorno più periglioso che la mia carriera di guidatrice possa annoverare... anche qui ringrazio sentitamente il navigatore satellitare telefonico che è stato mio padre, che mi ha guidato per indizi dopo l'Adriatica attraverso Russi, Faenza, Imola, dove abbiamo poi preso l'autostrada per l'ultimo tratto fino a Bologna. Con i tre bimbi che avevo in macchina sono state risate continue (a un certo punto ho dovuto fermarmi perchè avevo i lacrimoni agli occhi dalla risarola), finchè uno non ha chiesto se per caso non potevano dormire un po' visto che erano stanchi, e son crollati di schianto per gli ultimi tre quarti d'ora di viaggio (russando pure :D).
Consegnati i bimbetti alle rispettive famiglie (comprensivissime per il ritardo non voluto, in fondo erano presenti quasi tutte e si sono fermate a cena di comune accordo e sono rientrate poi a scaglioni in macchine diverse, per cui non potevo non fermarmi anche io con tre dei loro figli!), sono corsa ovviamente tra le braccia di Fede, rientrato nel frattempo da Brno, e mi sono sentita veramente a casa.

E' stato un weekend favoloso e pieno di mille soddisfazioni, che passano dai mille complimenti e dalle mille domande di interessamento di genitori, organizzatori e avversari, e arrivano ovviamente ai risultati sportivi concreti, sorprendentemente conseguiti dopo appena un anno che giochiamo insieme. Sono orgogliosa dei miei bimbi, sia di quelli che ci sono stati sia di quelli che non sono potuti venire ma che ci hanno aiutato a raggiungere questo traguardo bellissimo. E' per questo che chiudo il post con la meritatissima foto ricordo dei miei piccoli campioni, e con una breve parentesi per la tazza della settimana, non più in commercio, ma naturalmente dedicata a loro, perchè non c'è tazza migliore.
Grazie ragazzi!!!



Da sinistra in piedi: Luca, Matteo, Riccardo, Tina (dietro), Nicolò, Riccardo, Oliviero (capitano per la manifestazione).
Da sinistra accosciati: Enzo, Jacopo, Enrico, Andrea.





"Eat Drink Play Football

(eating and drinking optional)"

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