mercoledì 3 settembre 2008

Capita...

Si dice che le sfighe non capitano mai da sole.
E così capita che una sia in rotta da anni con la propria famiglia ma che a un certo punto si renda conto che vorrebbe un po' più indipendenza e un po' più fiducia di quella che ha.
Capita che una si renda conto che senza queste cose, e senza sentire affetto, si rovini anche tutti gli altri rapporti della sua vita perchè chiede loro troppo.
Capita che una abbia passato un mese come ogni anno senza la suddetta famiglia in agosto e che a gestire la casa da sola si sia divertita come ogni anno. Che cenare da sola agli orari che voleva lei, senza puzza nauseabonda di furetto in giro per casa, farsi la lavatrice, dare l'aspirapolvere... siano tutte cose che le mancano da matti e che la convivenza ora le sta stretta.
Capita che si accumulano episodi, rancori ed espressioni di disistima, e strato su strato ormai sono cose di cui non vale più nemmeno la pena parlare.
Capita che di sfighe ne capitano altre, più o meno piccole, a me direttamente o meno, e tutto l'accumulo fa scendere un po' la catena.
E poi capita che nonostante il malumore, ti arriva una proposta di lavoro, e tu cominci a pensare in grande.
Un lavoro. Uno stipendio. Una casa tua. Una coniglietta per Mister Brown.
E poi capita che queste cose le hai lì a portata di mano. Un annuncio immobiliare conveniente da gestire bene temporeggiando. Un annuncio di una creatura pelosa adorabile tra le adozioni della AAE.
E allora capita che cominci a spolverare tutto l'ottimismo che hai. Che concentri tutte le energie positive nella speranza che tutto si incastri alla perfezione.
Domani comincia il lavoro. E poi si spera venga la casa, la coniglietta, e la serenità che mi manca da un pezzo.
Tenete le dita incrociate anche voi...


(questo post doveva parlare del resto delle ferie, Barbarolo, l'Abruzzo, Rimini... e soprattutto della TRASFERTA A MILANO DI DOMENICA!!! ma sarà per un'altra volta.)

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