mercoledì 6 agosto 2008

Resoconto chilometrico [preparate i popcorn...]

Beh, dopo tre giorni di assestamento necessari ma non sufficienti, eccomi finalmente a resocontare il mio premio post-laurea.

Innanzitutto, un piccolo, doveroso promemoria per le ferie future: devo dire a tutti che torno due giorni dopo il mio rientro reale. Sono stata sommersa da cose da fare e lavori da sbrigare, tanto che sono tuttora con la valigia da disfare a metà...
Era dal 2003 che non facevo una vera vacanza... infatti sono disorganizzatissima dal punto di vista del rientro!! Ho accumulato un sacco di "quando torno farò...", e implacabilmente si sono ripresentati al mio rientro in patria, ma moltiplicati. C'è peraltro da dire che sono riuscita a organizzare la vacanza abbastanza bene, tutto è filato liscio e dal punto di vista psichico mi sono rilassata tantissimo...

Ma cominciamo dall'inizio. Ovvero dalla tragica notizia alla vigilia del tanto atteso concerto dei R.E.M. a Milano (i cui biglietti sul prato mi erano stati regalati per la laurea dal mio amico Kennet, se ricordate): mio fratello aveva promesso di prestarmi la sua macchina per il viaggio Bologna-Milano-Bologna, perchè da mezzanotte un poi da Milano a Bologna c'è solo un treno, col cambio a Verona, che arriva alle 5 di mattina a casa (...sì, ho fatto la stessa faccia anche io.), e io e Fede avevamo il traghetto per la Croazia la mattina dopo. Insomma, la macchina di mio fratello ha deciso che fino a Milano non ci voleva venire, e il differenziale si è scollato (pare che sulle Punto vecchia serie i bulloni non andassero molto di moda). Completamente a piedi {la macchina di mia mamma e di mio babbo erano occupate}, in famiglia ci siamo scervellati fino a giungere a un compromesso tanto rocambolesco quanto efficace: io e Fede siamo andati a Milano in treno, mio padre è venuto a riprenderci in macchina e ci ha poi accompagnati al traghetto domenica mattina.
Il treno dell'andata era un Eurostar ma aveva l'aria condizionata semirotta (si farà ricorso per avere indietro un buono biglietto pari forse alla tratta Bologna-Porretta, ma vabbe'.). Ciononostante siamo arrivati a Milano all'orario di apertura dei cancelli del concerto, ma non sono voluta andare subito all'Arena Civica perchè non volevo stressare Fede che non è esattamente un amante dei concerti e della musica ma aveva accettato di accompagnarmi perchè ben sapeva quanto tenessi al concerto e al fatto di andarci con lui (e poi Kennet il biglietto lo aveva comprato apposta!). Ci siamo fatti un girettino in centro a Milano, io non c'ero mai stata e quel poco che ho potuto vedere mi è piaciuto tantissimo... infatti l'idea è di farci un'altra mini-gitarella, se possibile, quando giocheremo la prima di campionato a San Siro contro il Milan... si vedrà. Comunque, nel girettino abbiamo incluso anche qualche negozio, compreso H&M che a Milano è enorme e comprende anche la parte maschile a differenza di Bologna {edit: mi comunica la Lau che hanno dedicato un piano ai maschietti anche a Bo!}. Dopo aver a lungo sospirato dietro un completino intimo a righe biancorosse con i bordini e i bottoni neri, ho optato per comprare un paio di shorts neri di cotone elasticizzato alla folle cifra di 5 euro, acquisto che mi sono decisamente goduta sia al concerto, dove faceva un gran caldo, sia in Croazia.
Dopo un paio d'ore di giro e dopo aver preso anche un mezzo diluvio (che fortunatamente ha risparmiato l'Arena), siamo arrivati al parco entro cui sorge l'Arena Civica. La cornice era veramente suggestiva, il palco era poco lontano da una delle due curve, e tutto il resto degli spalti era pieno di gente. Anche il prato si è rapidamente riempito; noi siamo entrati a due ore dall'apertura dei cancelli e già non c'era molto posto sotto il palco (le prime file sono riservate agli iscritti del fansclub, che hanno proprio un ingresso a parte), ci siamo piazzati a una decina-quindicina di metri dal palco e grazie ai maxischermi ai lati vedevamo comunque molto bene, e sentivamo benissimo senza essere troppo nella calca (credo che Fede non avrebbe retto il trauma al primo concerto :D).
Ovviamente la prima cosa che ho fatto è stata comprarmi la magliettina del tour. E la seconda è stata mettermela (in bagno), insieme agli shorts del pomeriggio.
Ero in fibrillazione dalle due e non stavo più nella pelle...
Ho poi scoperto che arrivando due ore dopo siamo riusciti a schivare L'aura, che era la prima supporter {bravina, ma non la reggo molto... meglio così.}. Invece abbiamo sentito tutta l'esibizione degli Editors, gruppo inglese che io non conoscevo assolutamente e che invece mi sono piaciuti tantissimo. Ovviamente appena tornata a casa dalle ferie mi sono scaricata i loro album. Il brano che mi è piaciuto di più è già incluso nella candymusic qui sotto ^_^
Per quanto riguarda i miei adorati... sono saliti sul palco verso le 21:30 e il concerto è finito verso mezzanotte, per un totale di una trentina di brani tra classici e pezzi del nuovo album, Accelerate. Devo ammettere che molti pezzi di Accelerate non mi entusiasmavano a un primo ascolto ma sentirli dal vivo gli dà una veste completamente nuova e una gran carica!! Hanno fatto anche alcuni dei miei pezzi preferiti, compresa la mia amata Country Feedback , che avevo già avuto modo di sentire dal vivo anche a Padova nel 2003, e anche una bellissima versione acustica molto particolare di Let me in. Se digitate su Youtube "REM Milano 2008" avete video per un mese buono, compreso quello della coreografia a sorpresa che abbiamo fatto su Hollow Man, e che ha fatto quasi commuovere Michael Stipe. Se invece volete vedere quel poco di multimediale che ho portato a casa io dal concerto, potete cliccare qui.

R.E.M. Live @ Arena Civica, Milano 26 luglio 2008 la scaletta - Living Well Is The Best Revenge - Animal - What's the frequency, Kenneth? - Wake Up Bomb - Drive - Man-Sized Wreath - Ignoreland - Leaving New York - So Fast So Numb - Accelerate - Electrolite - Walk Unafraid - The Great Beyond - The One I Love - Fall On Me - I’ve Been High - Let Me In - Horse To Water - Bad Day - I’m Gonna Dj - Orange Crush - Imitation Of Life - Supernatural Superserious - Losing My Religion - Country Feedback - Hollow Man - Driver 8 - Man On The Moon



Dopo il concerto, mio padre è venuto a prenderci poco fuori dal centro, siamo rientrati senza problemi a Bologna e dopo tre-quattro ore di sonno ci siamo rimessi in macchina tutti e tre per andare a Porto Corsini dove dovevamo essere alle 7 e un quarto per il check-in del traghetto, per poi partire alle otto e un quarto. L'attesa è stata snervante, anche perchè fuori piovicchiava quindi non potevamo che stare nella sala d'aspetto vicino al posto della polizia doganale. Il viaggio in traghetto dell'andata è stato abbastanza traumatico, sia io che Fede non eravamo molto abituati ad andare per mare e farsi due ore e passa di traghetto con dei filmini deficienti in tv non era proprio il massimo. Siamo scesi a Rovigno poco dopo le dieci con la faccia lievemente verde, ma la città era veramente mozzafiato.
Rovigno è considerata la piccola Venezia croata, perchè l'architettura della città vecchia ha risentito parecchio della passata dominazione veneta, visibile soprattutto nel campanile della cattedrale che sovrasta le casette a picco sul mare. Oltre che nell'architettura, la presenza italiana è rimasta anche nella lingua, parlata dalla maggior parte dei residenti come seconda lingua, visto l'afflusso turistico.


La parte vecchia della città si sviluppa su una piccola penisola, che racchiude anche il porto. La parte più nuova e residenziale di Rovigno è invece in salita, sulla collina che sale verso l'interno. A sud la città ha un bellissimo parco naturale, percorribile a piedi e con diversi percorsi ciclistici.
Al nostro arrivo il tempo non era molto dei migliori; appena arrivati siamo andati all'Ufficio Informazioni Turistiche a raccogliere un po' di cartine e di materiale vario. Non potendo entrare in camera prima delle 14, siamo andati subito a Messa (l'unica che c'era, in croato... all'Alleluja ho visto il Paradiso, insieme ad "amen" è l'unica cosa che ho capito...) e abbiamo pranzato con i panini della mamma di Fede. Dopo un'oretta di attesa all'ombra (il sole ovviamente è spuntato esattamente quando dovevamo starci sotto noi), siamo arrivati alla nostra casetta, accolti dalla famiglia Teklic. La casa era deliziosa, in un quartiere tranquillissimo, a dieci minuti a piedi dal porto (l'unica fregatura era la salita...) e aveva un pergolato grandissimo in giardino, da cui pendevano grappoli di uva bianca e di ...kiwi!! Incredibile, non avevo mai visto una cosa del genere!!


La camera che avevamo affittato era all'ultimo di due piani, ed era davvero carina! In teoria dovevamo portarci gli asciugamani ma la signora ce ne ha dati due a testa e ce li ha pure cambiati a metà settimana, rifacendoci anche il letto!

Dopo aver sistemato le nostre cose, siamo andati a cercare il mare.
L'acqua era cristallina, pulitissima e spesso anche molto calda... un sogno! Le spiagge a Rovigno sono ben diverse da quelle a cui eravamo abituati: rocce, sassi, al massimo sassolini fini, sia fuori che dentro l'acqua. Qualche barettino sperduto, ma poco di organizzato, al massimo nei punti in cui i sassi erano un po' più sopportabili. Ci siamo armati di pazienza e ...ciabatte ad ogni bagno ^_^ però era stupendo dopo pranzo dormicchiare stesi sotto un albero all'ombra, con il rumore delle onde a dieci centimetri dalle orecchie...
Il primo pomeriggio abbiamo affittato una bici per un paio d'ore e abbiamo perlustrato un po' il bosco. Il secondo giorno le abbiamo prese tutto il giorno e tra bosco e nord della città abbiamo pedalato per più di venti km! Abbiamo però visto delle spiagge molto carine e abbiamo anche concluso che non valeva la pena di spendere 8 euro e mezzo per noleggiare la bici tutto il giorno perchè avevamo una spiaggia carina anche a venti minuti da casa. Nei giorni successivi quindi siamo sempre andati al mare poco lontano da casa, a parte due gite sulla vicina Isola Rossa (Crveni Otok), di cui la seconda stroncata da un'incipiente tempesta di mare poi sfumata (ovviamente) al nostro rientro sulla terraferma.
Abbiamo pranzato tutti i giorni con due strudel comprati nel panificio sotto casa aperto dan i noc (giorno e notte), serviti puntualmente dalla Depressa, una commessa che sembrava la Massironi quando fa la bulgara e che cercava gli strudel alla mela tra la montagna di quelli all'amarena come se avesse dovuto ammazzare qualcuno... un'idola. La sera abbiamo cenato con la pizza al taglio, due volte al ristorante a mangiare il pesce, altre due a mangiare la carne, e una sera anche al fastfood a mangiare i cevapcici u lepinj, un panino con dei salsiccini alla griglia deliziosi, che ci erano piaciuti talmente tanto al ristorante (Dio benedica Umbi che me li ha consigliati!!!) che tra una sera e l'altra ce li siamo mangiati anche fuori. Venerdì sera siamo andati al Monvì, un complesso di disco pubs poco lontano dalla città, dove ho ballato per la prima volta in vita mia, con risultati notevoli. Abbiamo tentato di ripetere la sera successiva ma un po' per la stanchezza, un po' perchè il sabato si vede che veniva più gente che sapeva ballare strabene, mi sono sentita un po' troppo goffa e ho preferito chiudere la serata.
Le giornate sembravano non passare mai, sia quando eravamo a mollo nell'acqua chiarissima, sia quando pisolavamo sotto un pino nel bosco dopo gli strudel, sia durante la doccia dopo la spiaggia, sia quando giravamo nella città vecchia tutta la sera su per le stradine, facendo shopping, visitando il mercato della frutta, bevendo una sljivovica o una pivo (birra) nel bar dei veterani della guerra croata (eletto nostro bar perchè il barista strabico era un idolo). Quando siamo arrivati a fine settimana però ero tristissima. Ora che siamo di nuovo a Bologna, niente passeggiate nel porto la sera. Fa mooolto più caldo, sia di quanto ne faceva a Rovigno, sia di quanto ne faceva qui prima di partire... e mi mancano tutti i personaggi che avevamo incontrato là, mi manca dormire ogni notte con Fede dopo aver passeggiato, nuotato e parlato tanto. ;___;
Per quanto riguarda le foto, che sono uno sbanderno (ve le avevo promesse...), potete vederle nel mio album.

Bene, dopo questo resoconto eterno, mentre Fede festeggia il suo compleanno a San Marino facendo la radiocronaca della prima partita dei playoff della Fortitudo, dopo avergli preparato la torta per il ritorno da brava Hachi, mi attende un sacco di lavoro serale e una cena cinese che mi sono fatta portare a casa, forse in onore delle Olimpiadi che mi sottrarranno il moroso a partire da venerdì.

Al lavoro! Baci a tutti i temerari che hanno letto fin qui!

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