lunedì 15 ottobre 2007

Ottimismo perduto... e ritrovato nel corso del post ^_^"

E' un periodo strano.
E' tipo quando dormi in pullman e ti svegli che ti senti come se ti avessero foderato naso orecchie e stomaco con la moquette dei sedili.
Beh insomma non proprio uguale, ma è un periodo un po' monotono e per certe cose mi sembra di fare come Mister Brown quando corre sulle piastrelle di camera mia e per quanto spinga con le zampotte sulla ceramica non si sposta di un millimetro perchè scivola fermo sul posto frullando come un matto.
Mi sembra di faticare in continuazione, arrivo a sera sempre stanca, eppure se mi guardo in mano mi sembra di aver combinato poco e niente. Mah...

Il coniglio nonostante le corse sul posto sul pavimento sta bene. Continua a crescere a dismisura e ora oltre che in lungo accenna a un espansione anche in largo. Ho un coniglio con la pancetta.
Ho aggiornato l'album delle sue foto sul mio MSN Space, cosicchè potete apprezzare anche voi il suo repentino aumento di volume.
E' buffo perchè ora che ha preso confidenza con camera mia (nella quale opero ogni giorno piccole modifiche per renderla completamente a misura di coniglio) vorrebbe proseguire con il tour della casa ed estendere i propri orizzonti anche alle altre stanze, specialmente a quella di Ricky che è accanto alla mia ed è piena di curiosissime chitarre piene di cinghie appetitose.
Per questo, ogni volta che giro nella stanza o infilo la porta, Mister Brown mi segue curioso. Il fatto che il coniglio mi seguisse così docilmente ha risvegliato la Moira Orfei che è in me ed ho provato a sfruttare il suo ingegno sviluppato e a insegnargli qualche giochino. Avremmo potuto diventare ricchi, e invece lui ha rifiutato tutte le mie offerte di ricompensa in cibo ed ha continuato a fare quel cavolo che gli pareva, a saltare gli ostacoli che gli metto per non farlo andare dove non voglio, a saltare in posti sempre più alti in camera mia e a seguirmi docile fuori dalla porta. C'est la vie.

Venerdì è iniziato il campionato di calcetto, con un pareggio contro la Pianorese, una delle avversarie sicuramente più forti di tutto il campionato (e che quest'anno vede in rosa una mia ex compagna dell'anno scorso).
Nel pre-partita è successa una cosa che mi ha parecchio ferito e mi fatto sentire di conseguenza dannatamente infantile. Per questo il fatto di non essere entrata in campo mi ha intristito più di quanto non mi sarebbe successo normalmente. Sia chiaro, gioco in una squadra in cui tutte le giocatrici sono più forti di me,e io so bene di non essere al loro livello né in termini di tecnica né di esperienza, e son nuova mentre molte di loro hanno già giocato insieme. So di dovermi integrare quindi non mi aspetto niente di automatico, nemmeno l'ingresso in campo. In condizioni normali non mi sarebbe pesato più di tanto il fatto di non entrare in campo. I primi due anni della mia carriera li ho passati più in panca che in campo, e testimoni le mie compagne di squadra non mi sono mai lamentata (anzi, erano loro che cercavano di spronarmi a farlo, ma a me stava bene così). Io cerco di pensare sempre prima al bene della squadra, di conseguenza non avrei avuto niente da rimproverare al mister riguardo ai cambi. {Il mister era molto dispiaciuto ed ha cercato di parlarmi e scusarsi dopo la partita. Avrei voluto spiegargli meglio ma sono riuscita soltanto a dirgli che non doveva giustificarsi perchè non aveva fatto niente di sbagliato ed eravamo a posto così.}
Il fatto di non aver potuto riscattare la mia delusione dando il mio contributo in campo ha minato il mio buonumore in modo un po' irreparabile, tanto che non sono uscita con le mie compagne dopo la partita e me ne sono dispiaciuta infinitamente.

Sono invece andata con il mio Fede al Mc di San Lazzaro, dove, eccezion fatta per un incontro poco gradito, ho passato il resto della serata ad annegare il dispiacere nel Big Mac, e devo dire che ha funzionato, soprattutto grazie al mio amore che mi ha montato i pinguini che c'erano sul cartone dell'Happy Meal e li ha fatti surfare in giro per il tavolino . Un dolcino da Pollacci mi ha definitivamente spazzato la tristezza di dosso, e sabato mattina una mail del mio capitano adorato e una di Don Vito mi hanno fatto sorridere tanto, sfogare un po' e chiudere definitivamente questa storia nell'armadio.
A fine stagione faremo i conti, e vedremo come mi sentirò a ripensarci. Secondo me, e secondo la Manu, potremo ridere belle tranquille e tutte le mie seghe mentali e le delusioni saranno solo un ricordo. Ah ah!

Passando a cose più carine, come qualcuno di voi sa (uhm, sapete che non mi ricordo se l'ho scritto qui?!) sono tornata dopo tanto tempo a cantare nel coro spiritual dove cantavo alle superiori, l'On the Chariot {per il quale sto (manco c'è bisogno di dirlo) ... esatto, riprogettando il sito internet.}... ebbene, ho parlato con la maestra e, eccezion fatta per una comparsata nel concerto nella mia parrocchia domenica prossima durante la Messa per le missioni, mi ha proposto di riprendere coi concerti in occasione del primo concerto natalizio che dovrebbe essere grosso modo intorno al 14 dicembre. Che bello! Per me è una grandissima soddisfazione tornare a cantare lì, mi mancava tantissimo... e l'idea di aver imparato quasi tutte le mie parti in due-tre mesi di prove mi inorgoglisce molto ^_^

Beh dai alla fine scrivere questo post mi ha ritirato fuori un po' di entusiasmo. Non è mica vero che non ho niente in mano. Anzi...

Ultima riflessione - per una volta seria! - poi torno al mio php (il sito di Davide Calabrese è quasi finito...).
Mi sono imposta, in un periodo di impegni su impegni, di dedicare una manciata di minuti a me stessa ogni giorno e fare un tot di cose che ho sempre rimandato per carenza di tempo.
Nello specifico, la prima che ho fatto è stata prendere in prestito in biblioteca "...Però, Zanardi da Castel Maggiore!", l'autobiografia di Alex Zanardi, che era da una vita nell'elenco delle cose che volevo leggere.
Mio padre è un grande appassionato di motori, e io sono cresciuta a pane e Formula Uno, con l'adesivo di Berger sul telaio della bici con le rotelline, con per anni nel diario la foto di Senna per la cui morte ho versato tante lacrime, coi nomi dei piloti di allora in testa come se facessero parte sul serio della mia vita.
Zanardi faceva parte di queste figure, e quando gli capitò l'incidente nel 2001 sono stata male. Nel 2003 l'ho visto al Letterman Show camminare sulle sue protesi e raccontare in un perfetto inglese (con un adorabile accento emiliano) la dinamica dell'accaduto.
Quando ho visto in tv le immagini dei 13 giri che gli mancavano per finire quella maledetta gara, percorsi da un uomo che nonostante abbia subito l'amputazione di entrambe le gambe non si è perso d'animo e invece che piangersi addosso ha cercato e trovato il modo di fare comunque le cose che faceva prima dell'incidente, beh... mi sono commossa parecchio.
Il libro è scritto bene, davvero appassionante e dettagliato. Ho cercato su youtube e ho trovato un sacco di filmati su Zanardi, compreso il suo famosissimo sorpasso all'ultimo giro nel 1996 a Laguna Seca in Formula Cart {ADRENALINA PURA!}, e il già citato intervento al Letterman Show.
Zanardi è una persona meravigliosa. Nient'altro da aggiungere.

Bene, ora è davvero il caso che mi rimetta dietro col php, altrimenti a forza di parlare di Zanardi finisce che mi metto a proseguire la lettura e addio lavoro. Inoltre ho già raggiunto una lunghezza inaffrontabile con questo post... quindi buona notte e baci a tutti!

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