lunedì 4 giugno 2007

A lei piace tanto camminare mano nella mano con lui per Bologna.
Lei così minuta, la mano che si perde nella sua, i piedi piccoli che con due passi ne fanno uno suo. E lui così grande, anche se l'età direbbe che è più giovane di più di un anno, con le spalle larghe e le manone grandi.
Camminano insieme, anche se lei così piccola resta sempre indietro e lui ogni tanto la tira e ogni tanto la rimprovera perchè lei fissa sempre il pavimento camminando a testa bassa.
A lei ogni tanto piace prendergli la mano intrecciando le loro dita, ma stavolta ce l'ha stretta a mano piena, e lo accarezza a piccoli tocchi di pollice ogni tanto. Le piace stringere con le altre dita unite, sentire la stretta di risposta, e sentire quanto è più piccola la sua mano. Le piacerebbe potersi fare ancora più piccola.
Le piace sentire come lui la accudisce e la protegge.
Non le interessa di essere vulnerabile. Si dimentica delle cose storte, delle cattiverie che ogni tanto sente da una stanza all'altra, dei pensieri cattivi.
Ogni tanto se ci pensa quando è da sola, a tutte queste cose, le viene un po' da piangere. Ogni tanto capita che si intristisca un po' anche quando è con lui, soprattutto quando pensa di non essere abbastanza. Ogni tanto pensa con terrore al fatto che per tutta una serie di cose che non sta a spiegare lui avrebbe anche potuto dirle di no. Ogni tanto, quando vuole proprio farsi del male, pensa a come starebbe ora se lo avesse perso. Ogni tanto si sente cattiva e inadeguata.
Ma oggi no.
Oggi cammina per Bologna e si sente piccola e protetta.
Sa che tra poco scenderà dall'autobus, salirà con lui le scale macchiate di vernice, si toglierà le piccole asics nere che ha desiderato tanto, si raggomitolerà nella felpa grigia di lui che le arriva fino a metà coscia, e tititititi sgambetterà fino al divano dove si sdraierà sonnecchiosa a spiarlo mentre studia.
Sa che da pochi giorni sono due anni che sta con lui e ha un nuovo anellino, d'oro bianco con tre brillanti, che luccica all'anulare sinistro. Luccica come i suoi occhi grandi.
Oggi prova a mettere da parte i brutti pensieri, le ansie per il futuro, i progetti a mezz'aria, le lacrime, le cose che voleva aggiungere e le sfuggono.
Cammina, e si sente piccola e protetta.

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