lunedì 16 aprile 2012

condizionali.

Avrei voglia di prendere la macchina e andarmene a Barbarolo. Avrei voglia che qui a Bologna proseguisse il diluvio universale ma vorrei trovare a Barbarolo un pomeriggio assolato col profumo di estate asciutta.

Avrei voglia di fare un viaggio in montagna con te e di fare tutte quelle piccole cose che abbiamo sempre fatto quando ci siamo andati, la spa, due passi, la spesa, i film sulle poltrone, le sigarette, le chiacchiere.
Vorrei poter stare una settimana in viaggio senza preoccuparmi di nulla. Vorrei tornare a Londra. Vorrei tornare a Barcellona. Vorrei tornarci quest'estate.

Vorrei non dover sempre mettere in ordine in casa. Vorrei un caffè. Ne vorrei un altro. Un altro ancora.

Vorrei arrivare a settantanni come i due oggi sull'autobus. Se mai avrò un uomo accanto che mi tira i capelli per giocare, farò proprio come lei, che ha iniziato a fare una faccia scocciata per l'acconciatura sfumata ma poi ha optato per un sorriso tenero.

Vorrei che non fosse lunedì. Vorrei avere meno sonno. Vorrei aver lavorato di più ma vorrei essere andata a dormire prima.

Vorrei, scherzavo, che smettesse di piovere qui a Bologna, che non ne posso più, e di arcobaleni se ne son visti uno e mezzo ieri e non mi sembrano sufficienti per rendere tollerabili i litri d'acqua scesi.

Vorrei andare al mare. Vorrei dell'acqua circoscritta dalla sabbia, acqua salata, e non acqua dolce ovunque, nelle scarpe nei capelli sull'ombrello sui jeans sulla macchina. Vorrei un pomeriggio in spiaggia. Vorrei un pomeriggio anche solo tiepidino da camminare in spiaggia da sola mangiarmi una piada e poi tornare a casa.

Avrei voglia di baseball. Avrei voglia di trasferta, Rimini, Parma, Godo. Avrei voglia di panino, birra, batti e corri.

Vorrei dimagrire, ma ho sempre fame. Vorrei andare a correre, ma con la pioggia e il freddo mi sento matta.

Vorrei che non fosse lunedì l'ho già detto? Questi weekend durano sempre meno accidenti.

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