giovedì 12 marzo 2009

Abitudini e novità. Grosse novità.

Le fregature non arrivano mai, per le persone che si impegnano sul serio.

Me lo ripeto come un mantra. Le fregature non arrivano mai, per le persone che si impegnano sul serio.
Già due persone mi hanno detto che se penso alle cose positive le catalizzo. E che se voglio qualcosa invece che sperarlo e basta, l'universo intero mi darà una mano.
A volte penso che sia un po' utopico... ma pensare in grande mi aiuta, mi infonde entusiasmo, mi dà fiducia.

La mia vita sta per cambiare, in tanti modi, e arriveranno tanti cambiamenti tutti in un botto, per scelta mia... chiaramente la cosa mi eccita e mi spaventa allo stesso tempo, soprattutto il discorso economico, visto che finora non ho certo fatto una vita morigerata e anzi mi sono tolta quasi tutti i voglini che potevo. Ma ora la musica cambia...
Ma andiamo con ordine. Era un pezzo che non scrivevo, colpa soprattutto delle migliaia di cose che popolano la mia vita... ogni giorno sveglia, squillo della Raffa, in auto fino alla stazioncina vicina a casa nostra, due treni con pausa colazione in stazione centrale. Si arriva in ufficio (se qualcuno ci viene a prendere in macchina in stazione a San Pietro in Casale), ogni tanto mi concedo una brioches da asporto presa in stazione centrale, solita scrivania, e si lavora fino alle 5. Poi trafila inversa per tornare a casa, confidando che le FFS collaborino e la coincidenza incastrata per un pelo per tornare in stazioncina non salti, costringendoci a tornare in un'odissea di autobus sponsorizzata dall'amatissima ATC. Rientro, scardino la barriera che separa Brownino e la mia stanza dal dominio incontrastato del furetto e della mia famiglia, e la sera passa tra allenamenti miei o di Fede, partite mie o di Fede, prove del coro, varie ed eventuali. Il tran tran quotidiano mi consente di tirare un po' il fiato giusto nel weekend (BFC e trasferte annesse permettendo), per cui latito un po' dal blog ultimamente. In più ho passato un periodo davvero pesante, influenza praticamente in piedi, al lavoro al di là del tran tran è un momento molto stressante (commerciale nuova = priorità mischiate come carte da briscola in più accumuli di cose da fare, problemi di comunicazione, competenze specifiche che passano totalmente inosservate, continui ingastrimenti...), e in squadra non ne parliamo, non vedo l'ora di smettere. Oltre a questo è capitato un lutto improvviso molto grosso (un ragazzo giovane della mia parrocchia amico di famiglia)... insomma, uno di quei periodi che speri passino il prima possibile, e che ti lasciano addosso tanto di quello stress che ti ci vorrebbero due settimane di ferie che tanto non puoi prenderti.

Poi... decidi di fare la botta di vita.
Appartamento in affitto. Lontanino da casa, ma vabbe'. 50mq circa, disimpegno carino, bagno piccino, camera da letto, soggiorno con cucinotto, terrazzino microscopico. Verrà arredato con mobili di recupero, poi pian pianino quelli definitivi...
E poi forse una macchina. Forse una coniglietta.

Decine di progetti, tanta paura di non farcela ma anche tanto entusiasmo. Il profumo dell'indipendenza è fortissimo, e io sono determinata.

La stagione non ha ancora deciso se virare definitivamente verso la primavera o rimanere invischiata nel freddo dell'inverno ancora per molto. Il fienile dove lavoriamo ha spifferi e dispersione di calore a quintali, per cui ogni giorno vengo a lavorare modello eschimese, vestita a strati come una cipolla. Sogno di poter uscire con gli occhiali da sole stile aviatore, una tee bianca, gli skinny e un paio di sneakers normali.
Voglio il caldo! Voglio la primavera, voglio l'estate, voglio vestirmi poco! Ho un sacco di cose estive che voglio mettermi, un sacco di mise da provare, voglio poter uscire con la giacca leggera, voglio potermi mettere tutte le ballerine che ho senza doverci mettere le calze sotto.
Voglio stabilirmi nella casa nuova e renderla mia.
Non vedo l'ora.

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