mercoledì 22 febbraio 2006

De Olimpiade.

Che dramma ragazzi... ho un sonno pazzesco perchè ieri sera era l'unica sera della settimana in cui riuscivo a uscire con Fede e abbiamo fatto le ore piccole a ridere come due cretini... stamattina in ufficio sembravano voler fare tutti a gara a chi disturba di più... al piano di sopra trapanavano, i tecnici mettevano su la connessione nuova per cui la rete intera ed esterna non andava... quindi tra malditesta e varie, ho cominciato a buttar giù il riassunto di tre dei giorni in assoluto più Belli della mia vita.
E' un po' che voglio farlo, verrà un papiro, ma così dev'essere. Perchè ogni secondo di quei tre giorni è impresso nel mio cuore come pochi altri momenti nella mia vita.

Sabato 11 febbraio.
Era da agosto che lo aspettavo. Almeno da dicembre che lo preparavo. Poi è arrivato, e ora che è passata già più di una settimana a me sembra che fosse ieri. E avrei voluto che quei tre giorni non fossero mai finiti.
Tre giorni alle Olimpiadi Invernali di Torino.
L'idea, ad essere onesti, è stata di Fede, quando stavamo insieme ancora da pochissimo.
Per me all'inizio era quasi un gioco. E poi parlare di febbraio a luglio-agosto... beh sembrava un castello in aria, i mesi in mezzo erano tanti e quindi su questo "viaggio" ho fantasticato tanto. E poi mi è piaciuta tanto la sicurezza di entrambi che, nonostante il progetto fosse abbastanza "a lungo termine", non avremmo avuto esitazioni del genere "e se ci lasciassimo...?". {il discorso è venuto fuori, tra le risatine, tipo una settimana prima di partire. cioè, non il discorso sulla separazione (!!), ma quello sul fatto che a suo tempo la preoccupazione non ci ha sfiorato minimamente.}
Insomma, dopo mesi e mesi di attesa, i biglietti sono arrivati a casa mia il giorno del mio compleanno... che gioia... da lì ovviamente si è intensificata l'organizzazione della permanenza a Torino... per un mese la mia scrivania è stata sommersa di fogli con pecorsi e orari dei trasporti urbani, porzioni di piantine, orari dei treni, orari delle Messe, elenchi di ristoranti, guide della città, biglietti del treno... e sotto al letto ho avuto una valigia mezza fatta per un mese buono... insomma, nella preparazione sempre più concitata [Fede ha lasciato fare gran parte dell'organizzazione a me, posto letto compreso, e io non essendo pratica ero un po' impanicata e iperpreoccupata], dopo l'allenamento di venerdì proprio prima di partire e qualche ora di sonno, l'11 febbraio alle ore 5 e tre quarti ero in macchina con Fede e la sua mamma diretta verso la stazione. Alle 6 e 18 siamo saliti sulla Freccia Adriatica, con mezza Lecce che dormiva sul treno, e siamo finiti in uno scompartimento che sembrava uscito dall'Espresso per Hogwarts del binario 9 e 3/4 e aveva il riscaldamento a palla... dopo 4 ore di viaggio condito di chiacchiere, enigmistica, sport e qualche coccola, siamo arrivati prima alla stazione del Lingotto, poi a Torino Porta Nuova... ancora non ci credevo... erano le dieci di mattina e io ero a Torino, in una stazione enorme a due passi dalle Olimpiadi.
Subito appena arrivati siamo andati all'ostello, il Green Hostel, facendo subito conoscenza degli strampalati trasporti urbani di Torino, che frenano un secondo prima dell'impatto e vanno a una velocità pazzesca. Praticamente impossibile viaggiare in piedi.
Il nostro ostello era al confine della tratta urbana... già temevo il peggio... invece arriviamo e... uao... l'ostello fa parte di un complesso agrituristico in cui fanno le visite guidate per i bimbi, con gli animali e tutto... il posto era tranquillissimo, pulito, la colazione era troppo buona e le persone erano così carine... insomma, immaginatevi la mia faccia da Hachi contenta, in viaggio con il mio uomo in una città bellissima con le Olimpiadi che mi aspettavano e un ostello carinissimo e... sì, ero proprio su di giri, sbrillavo da morire...
La prima gara è stata meravigliosa, pattinaggio di velocità 5000 m maschile all'Oval Lingotto [stupendo, il più bello tra gli impianti che abbiamo visto], con bronzo del grandissimo Enrico Fabris... che emozione, vinto all'ultimo giro.. e posso dire di aver visto una medaglia del recordman delle Olimpiadi italiano... oltre questo, eravamo seduti in unca curva piena zeppa di tifosi olandesi, che nonostante fossero delusi dal secondo e quarto posto conquistato dai loro atleti che erano favoritissimi, ci hanno fatto i complimenti e hanno gioito con noi quando Fabris ha vinto il bronzo infilandosi in mezzo ai due orange...
Seconda gara, sempre sabato, al Palasport Olimpico, hockey femminile, una bancata assurda contro il Canada, 16 a 0 [ci stava tutto, povere bimbe...]. Poi abbiamo ripreso i nostri autobus, fatto conversazione con autista e passeggeri, e siamo rientrati nel nostro ostello dove ci aspettava un adorabile piumino dove fare la nanna.
Domenica 12, dopo la colazione (che buono il paneeee!) in ostello, Messa e mattina in Piazza Castello, vicino alla Medals Plaza. Poi abbiamo visitato il Museo Nazionale del Cinema all'interno della Mole Antonelliana.
...è indescrivibile.
Non saprei davvero con che parole raccontarvelo. Se andate a Torino non perdetelo... noi ci siamo stati 3 ore e passa...il primo piano è tutto dedicato al precinema, direi fino al cinematografo... pieno di kinetoscopi, prassinoscopi, lanterne magiche, stereoscopia... insomma, un po' museo archeologico. Poi si sale nel Tempio e... si resta senza fiato, visitando tutte e dieci le Cappelle dedicate e ambientate secondo dieci grandi temi del cinema [il saloon western, la cucina del cinema sperimentale con gli schermi sul soffitto, dentro le pentole, nell'acquaio... il frigo gigante del cinema dell'assurdo... sono incredibili! E anche il letto rosso pieno di cuscini della parte dei film d'amore *_*], poi si passa al terzo piano dedicato alla struttura del film, sceneggiatura, montaggio, tecniche degli effetti speciali... fino all'ultimo piano con tutte le locandine, dai Fratelli Lumiere a La fabbrica di cioccolato con Johnny Depp... alla fine io sono uscita dal bookshop al piano terra con una maglietta meravigliosa, con una citazione da Per un pugno di dollari ["al cuore, Ramon, al cuore!" ...potevo forse lasciarla lì...?].
Doverosa visita, prima della gara del giorno, anche all'Olympic Superstore [ho ucciso i nervi di Fede a forza di dirgli che dovevamo andarci!] con relativo shopping olimpico... [quanto amo Neve e Gliz!!!]
Domenica sera, short track al Palavela... peccato per Carta che doveva essere uno dei favoriti e invece è finito decimo... gran gara delle bimbe invece, e abbiamo avuto il culo pazzesco di essere seduti vicino ai parenti della squadra italiana femminile, così ci siamo fatti autografare il biglietto dalle quattro ragazze della staffetta... che emozione!
Poi, salutati i nostri vicini di seggiolino inglesi, che come gli olandesi hanno tifato con noi, di nuovo in ostello, con tre compagni di stanza diversi dalla sera prima (e belgi), tanto sonno, due intrusi nel letto [i pupazzini di Neve e Gliz], e un po' di magone [mio sicuro] perchè era l'ultima sera che facevamo la nanna insieme.
Lunedì 13 mattina, dopo colazione, abbiamo recuperato le nostre cose, salutato e ringraziato tutti all'ostello, abbiamo lasciato le borse al deposito bagagli a Porta Nuova e ci siamo gustati, seppure un po' di corsa, un altro po' di centro di Torino. Poi con una guida d'eccezione abbiamo visto il parco e il castello del Valentino, Casa Italia, il borgo medievale e il Po, fino all'ultima gara a Torino Esposizioni, ancora hockey femminile, ancora sconfitta pesante, 11 a 0 contro la Svezia, seguita esattamente di fianco ai giornalisti della NBC.
Ultima perquisizione... ultima entrata e uscita da un sito olimpico... poi ultimo autobus, recupero dei bagagli, acquisto della cena e sistemazione sul treno del ritorno. Magone, ma facevo finta di nulla. Primo treno in ritardo. Coincidenza a Piacenza che non è saltata solo perchè l'altro treno ci ha aspettato. Controllore gentile che ci ha vidimato il secondo biglietto a mano {non c'era il tempo materiale per farlo fare all'apposita macchinetta, e in fondo era colpa loro...}. Arrivo a Bologna alle 10 e 40. Prendiamo l'11, poi il 13. Strano tornare a Bologna. Poi via Murri, a due fermate da casa mia Fede deve scendere. E quando scende... beh erano... grosso modo 66 ore che eravamo insieme ininterrottamente {sì, le ho contate}. Quando l'ho visto scendere, anche se ero a due fermate da casa mia, mi sono sentita dannatamente persa.
Povera sciocchina... è solo la prima vacanza. Passerà.
In sintesi... il viaggio in sè è stato meraviglioso, e non lo dimenticherò mai. Primo, perchè andare alle Olimpiadi è una cosa che non capita a tutti, che potrebbe non capitarmi mai più, ed è stata un'emozione così forte esserci in mezzo fisicamente che ringrazio il cielo di aver avuto la fortuna di poterci andare. Secondo, perchè siamo stati in una città bellissima, con Alpi e Po insieme, con un'architettura stupenda, e con tutto tirato a lucido per le Olimpiadi. Terzo, ma non meno importante, perchè ero con Fede. Perchè ho visto che la convivenza è possibile. Altro che possibile, è indispensabile [infatti ora è un dramma]. Perchè ho visto che la sopportazione reciproca c'è, anche in momenti incasinati come i tre giorni via, che alla fin fine sono stati tutti condensati e di corsa. Quarto, perchè lo spirito olimpico è qualcosa di incredibilmente coinvolgente e commovente. Tra i tifosi, perchè si tifa, si soffre, si spera, si urla, si piange, ma lo si fa tutti insieme com un'unico pubblico, applaudendo tutti... e questo è stato meraviglioso, così come conoscere gente da tutta europa e trovarsi spalla a spalla con turisti di tutto il mondo. Ma anche per tutto il resto, perchè tutto a Torino era olimpico. Quinto, perchè tutto era organizzato al meglio. Non c'era una cosa fuori posto, i volontari erano ovunque ad aiutarti, i siti olimpici erano ordinatissimi e anche ben organizzati [con controlli di sicurezza peggio che agli aeroporti!!]. Sesto, perchè nell'organizzazione nostra ci ho messo molto del mio, e sono orgogliosa del fatto che tutto sia andato liscio, che il posto dove abbiamo dormito fosse spettacoloso, e che Fede alla fine mi abbia fatto i complimenti {e se me li fa lui che si imbroncia anche solo se è sbagliato un autobus, vuol dire che devo andarne fiera...}.
Ora è abbastanza triste girare per Bologna e non vedere più volontari ovunque ti volti. E' triste essere l'unica che gira sull'autobus bardata con la roba comprata all'Olympic Store, quando invece a Torino tutti giravano esibendo orgogliosamente gli acquisti. E' triste che sull'autobus parliamo tutti italiano. E' triste vedere i siti olimpici in tv, e dire "ehhh, io ero seduta lì sabato scorso!!". E' triste non sentire il tifo di fianco. E' triste ascoltare Fun and Fame su iTunes e non più mentre rifanno il ghiaccio al Palasport. E' triste che sia già passata una settimana, che le Olimpiadi stiano già per finire, e che a me sembri di essere rientrata ieri sera da un viaggio che ho aspettato per sei mesi.
Ho una nostalgia infinita nel cuore di quei tre giorni passati con l'uomo che amo in un'oasi di sportività e cortesia in una città stupenda... scado nel patetico, lo so.
Ma se non ci siete stati dentro, non potete capire. Guardarle in tv ora è diverso... anche se ovviamente vedere anche solo in tv la gioia dei nostri atleti medagliati, fa tornare il sorriso e accantona la nostalgia.
Eh, sì.
Esserci è un'altra cosa.

t o d a y :

- Umore:
- Amo : le Olimpiadi...
- Odio: la routine. :(
- Uomini: prova del nove superata. Ora devo solo trovare un vestito bianco. [¬_¬ no, no solo quello. peccato.]
- Dieta: ormai, dovrei aver raggiunto il fantomatico peso di 58 kg che inseguivo da tempo. se solo riuscissi a fare a meno della Nutella, in questi giorni...
- Ordine: ripristinato in pieno. ho anche fatto la pazzia di togliere tutte le foto dei bei maschioni che avevo appiccicato intorno al letto. ora è tutto bianco... che buffo! E' dalle medie che era pieno zeppo...
- Spese: eh, ora per un po' bisogna starci in occhio.
- Studio: due esami all'orizzonte a marzo. Uno proprio di Cinema...
- Lavoro: solito. chepppalle.
- Ho finalmente: messo online il forum nuovo su sansilverio.net, dopo l'attacco hacker.
- Peccato che: sia ancora tutto da sistemare. >.<

Nessun commento:

Posta un commento