mercoledì 9 novembre 2005

Segni di vita. [n.2]

"Se fossi riuscita a vedere il cane solo come un cane e il gatto solo come un gatto, forse la cosa sarebbe stata molto semplice. Se ai miei occhi le strade fossero state strade, il cielo un cielo, gli alberi degli alberi, la bistecca una fettina di mucca morta... se quando avesi rotto il mio piatto preferito fossi stata capace di pensare che bastava ricomprarlo... tutto sarebbe stato molto più semplice." - Banana Yoshimoto, Arcobaleno

Non so, vi lascio con un post rassicurante che mette di buon umore anche me, ma poi in realtà le cose non girano mica poi così dritte ultimamente.
Niente di grave, niente di particolare, niente di serio, più che altro... niente di niente.
Sempre la solita vecchia storia. [And I'm to blame / It's all the same, it'all the same...]
Non sono sicura di me stessa, non ho stabilità. Comincio appena adesso a camminare {di nuovo o per la prima volta? mah.} con le mie gambe, sognando un idilliaco equilibrio interiore. Un'interiorità ordinata e serena. Come la sabbia col rastrellino zen che tutti i luminosi dirigenti d'azienda possiedono sulla loro scrivania. Ecco. Vorrei essere rastrellata dentro. Vorrei essere capace di cacciare fuori da me stessa tutti 'sti cazzo di pensieri insiegabilmente stupidi che affollano la mia testa come foglie secche.
La mia macchina è parcheggiata sotto un tiglio e un gelso. D'autunno, specialmente quando piove [ma tanto è cmq sempre umido], le foglie morte la fasciano come se avesse sopra un giornale bagnato. E quando ci entro dentro, e vedo il parabrezza tutto fasciato, divento quasi claustrofobica, alle volte.
I pensieri stupidi dentro di me mi fanno lo stesso effetto. Chiaro, non sono gli attacchi d'ansia che avevo tempo fa. Ma quando mi prende comunque il panico, anche adesso faccio fatica a controllarlo alle volte, e questo mi spaventa ulteriormente. {Nessuno ha mai curato un attacco di panico dicendosi "cazzocazzocazzo! ho paura! oh no ancora!", vero...?}
Ho 15000 impegni. Mi sembra che non mi basti mai il tempo per tutto. Affronto tutto tesa e nervosa, già con l'idea che il tempo non basterà. Mi sembra di impegnarmi in tutto quello che faccio. Magari su certe cose sbuffo, su alcune faccio più fatica che su altre, altre ancora mi sono proprio impossiili {leggi: tornare a casa presto quando l'unico momento in cui posso vedere Fede è la sera.}, ma in generale mi sbatto, cazzo, cerco di dare il meglio e di rispettare gli impegni che prendo e di correggere i difetti miei e di quel che faccio man mano che li trovo. Eppure, l'unico campo in cui sono pienamente soddisfatta di quello che faccio è il mio rapporto con Fede. Probabilmente perchè non è tutta diretta responsabilità mia, ma ho anche lui che mi aiuta molto a far andare bene le cose. Probabilmente perchè mi trovo talmente bene con lui [e così ad occhio la cosa è piuttosto reciproca] che le cose vanno anche molto da se', e non devo stare attenta a come mi comporto {o quantomeno non come dovevo starci attenta in passato con altri, posso essere naturale.}. Probabilmente perchè mi arrivano tante conferme positive e quindi sono tranquilla e sicura di quello che faccio, e probabilmente perchè è una cosa davvero seria, e probabilmente perchè sono talmente contenta con lui che mi aggrappo a questa felicità per non abbattermi troppo sul resto.
Nel resto, più mi sbatto, più mi arrivano conferme negative. Lavoro, catechismo, famiglia, calcetto, anche in cose concrete e banali, come lavare i piatti (li rompo), stirare (li piego), studiare (mi perdo), amici (mi perdo), ordine (lo perdo), puntualità (mi perdo).
Non sono tranquilla in niente. Più mi impegno più mi sembra di fare le cose peggio. Per quanto alle volte in qualche campo mi arrivi qualche conferma positiva, sono sempre più le negative, e io mi abbatto subito.
Perchè, cazzo, io le cose le faccio nel modo che reputo migliore. Alle volte in effetti so di sbagliare {ad esempio in casa potrei dare un po' più una mano}, ma tento di correggermi. Ma tanto alla fine pare sia tutto inutile, e mi passa la voglia non solo di correggermi, ma di fare proprio le cose. Nello sconforto mi viene da pensare che se a furia di fare una cosa l'evidenza è che non la faccio bene, allora tanto varrebbe non farla.
Purtroppo so che non è così semplice, la questione. Purtroppo so che all'Equilibrio ci devo arrivare facendo le cose bene, non non facendo più niente. So che devo risolvere i problemi scontrandomici, e magari anche cadendo le prime volte. Anche perchè, passatemi la metafora calcistica, l'uomo arriva e tenta di saltarmi sia che io sia brava a tenerlo, sia che io non lo sappia tenere. E onestamente parlando, anche se sapessi di essere un bravo difensore, questo non significherebbe automaticamente che l'uomo allora non arriva. {mh, la metafora è un po' contorta, ma io mi sono capita. e dal momento che mi sto praticamente solo sfogando, abbiate pietà e siate clementi, anche se per l'ennesima volta non mi capite, lasciate correre.}
Sapete cos'è...?
E' il raffreddore. Il raffreddore subito nel post-ciclo {che stavolta mi ha rivoltato come un calzino}. Sono stanca, il raffreddore mi fa sragionare, e ingigantire tutte le difficoltà.
Già, dev'essere proprio così.
Accidenti a me e a quando mi sento persa.
Non avrei voglia d'altro che raggomitolarmi sotto il mio piumino e piangere tutto il pomeriggio. Invece ho questa dannata mania di far capire agli altri che sono un po' giù, e tutti tentano premurosamente di consolarmi. Io non vorrei sentire nessuno, perchè un po' oltretutto mi vergogno di essere sempre così fragile dentro, di abbattermi con niente, di non saper far fronte agli impedimenti, di deprimermi da sola per motivi inesistenti, di annaspare se mi angoscio.
Eh già, me ne vergogno, per quello vorrei star sola a riflettere e a capire che cazzo mi succede.
E' strana questa mia doppia faccia, sono sempre la prima a far forza gli altri, a spronarli, a incitarli, a tranquillizzarli, ma perchè quando si tratta di me il discorso dovrebbe essere diverso?
...mah.
Alle volte, proprio non mi capisco.
Tornerò a casa, continuando a leggermi Arcobaleno di Banana Yoshimoto, che come ogni suo libro mi trasmette serenità e calore a ogni parola. E leggendo, tenterò di sentirmi un po' meglio.
Buon proseguimento di giornata [e, se non ci sentiamo prima, di settimana] a tutti.
Another turning point, a fork stuck in the road
Time grabs you by the wrist, directs you where to go
So make the best of this test, and don't ask why
It's not a question, but a lesson learned in time

It's something unpredictable, but in the end it's right.
I hope you had the time of your life.

So take the photographs, and still frames in your mind
Hang it on a shelf in good health and good time
Tattoos of memories and dead skin on trial
For what it's worth it was worth all the while

It's something unpredictable, but in the end it's right.
I hope you had the time of your life.

t o d a y :

- Umore:
- Amo : Fede.
- Odio: me stessa.
- Uomini: questi sconosciuti...! [scusate, non mi veniva altro da dire... -_-"]
- La cosa più divertente del mondo: un tecnico informatico toscano. Ne conoscete? fategli dire 'backup'. XD
- Spese: è arrivata la maglietta di Francesca!!!!! E' adorabile!!!!
- Dieta: mandata a puttane.
- Ordine: mandato a puttane.
- Studio: procede. a rilento, ma procede. tanto, prima di dicembre non vedrò esami.
- Lavoro: procede, ma lo manderei a puttane alcuni giorni.
- Links: Jack Tenaglia (in bianco) acchiappa un freesbee {che peraltro non credo si scriva così.}
- Musica : un po' di oasis, un po di nada.
Quotes:
«Fa freddo. Dentro anche. Non piove, ma è come se lo facesse.
Oggi è la giornata ideale, per mettersi a letto e dire "non mi sento bene".» yogurtalimone

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