mercoledì 23 novembre 2005

..ci sono, ci sono...

Avevo cominciato un post ieri più o meno all'ora di pranzo.
Che iniziava parlando del fatto che certe volte le circostanze della vista hanno un senso dell'umorismo tendente al sadico.
Perchè una si ripiglia. Fa il pieno di buonumore un goccino al giorno. Raccoglie le energie, e la voglia e i motivi per andare avanti, si rialza da terra e dice "va bene, dai, sono sempre di corsa, non ho neppure il tempo per scrivere sul blog che va meglio, ma pian pianino arriveremo a far tutto"...
E poi arrivano le giornate di merda, o meglio, quelle che ti preannunciano già il giorno prima che saranno di merda, e che nel giro di una sera [precedente] e una mattina [del giorno stesso] vanno ancora peggio delle previsioni più catastrofiche che ti eri fatta per sopravvivere.
E ...zacchete!, ti sembra che tutto il buonumore che avevi pazientemente accumulato come una formichina sia rimasto chiuso in dispensa da qualche parte e che tu ti sia dimenticata dove avevi messo la chiave.
Ieri la giornata era segnata: lavoro + briefing, minuticontatifinoinstazione, treno alle 15:11 per parlare con Frau Kaunzner, la prof di tedesco [paurapaurapaura, vago senso di panico all'idea che vado là per farmi riconoscere un esame fatto al Goethe Institut e a tutt'oggi il mio ricordo della grammatica germanica rasenta il ridicolo]. Per poi finire con un rientro trafelato a Bologna e una partita, l'ultima forse che avremmo potuto giocarci tra quelle rimaste all'andata, della quale sarei stata non partecipante ma spettatrice, causa infortunio [stiramento al quadricipite] [GRRRR].
Insomma, riassumendo, direi che la giornata prevedeva almeno un casino, una corsa, una figura di merda e 60 minuti di sofferenza ferma su una panchina, il tutto condito dal freddo.
A ciò si è aggiunta la notizia, lunedì sera, che martedì, su due portieri che abbiamo, nessuna sarebbe stata presente alla partita.
L'ultimatum arriva martedì mattina, incontrando fede sul bus, abbastanza nero sia per la questione portieri sia perchè l'atc ha rovinato il buonumore a entrambi con un servizio autobus di merda [sono arrivata in ufficio con un ritardo da guinness.][non nel senso della birra. ¬_¬]: o squadra cambiata entro le 20:35 {che poi sono diventati i 40 perchè ci hanno dato lo spogliatoio ai 35 -_-"} e sostituta portiere capace presente tra noi, oppure potevamo starcene direttamente a casa e prepararci a sopravvivere ai prossimi allenamenti [meglio, massacri], a meno che non fossimo in grado di segnare 10-20 goal. E dal momento che da inizio campionato ne abbiamo fatti 8, la vedevo un tantino grigia.
Ora, io non so e non voglio sapere se e quanto si siano sbattute le mie compagne per cercare di rappezzare la situazione. [non voglio fare i conti in tasca a nessuno perchè io le faccio volentieri queste cose per la squadra.] Però so che avevo finito le candidate decenti più o meno alle quattro, e che con tutto il traffico voce/sms che ho sviluppato ieri devo aver pagato probabilmente uno yacht nuovo al signor Vodafone. Ma sta di fatto che non so come, ho trovato la soluzione alle 19:20, a 20 minuti dall'appuntamento con la Ca' sotto casa per andare a prendere l'Ale e la Ste, e a 55 minuti dall'appuntamento in spogliatoio a Corticella [clamorosamente mancato, ma tanto non avremmo potuto cambiarci comunque].
Il corso della giornata tra l'altro era andato anche decisamente più roseo delle aspettative. Lavoro fino alle 2, senza l'odiato briefing, quindi ho potuto raggiungere la stazione con tutta calma, fare il biglietto in anticipo e tra l'altro anche ad inserire nel programma millimetrico della giornata anche qualcosa che assomigliasse a un pranzo {tre tigelle}, particolare che era sfuggito all'attenta programmazione delle cose da fare.
Raggiunta Ferrara, seppur credendo di essere al Polo Nord data la temperatura rigida, ho raggiunto anche Frau Kaunzner in università, in uno studio delizioso in cima alla Torretta [*_* sembrava uscito da un catalogo Ikea, era carinissimo... lo voglio anch'ioooo!! >_<]. Il colloquio è stato molto più semplice e disteso del temuto previsto, gli esami passati da uno sono diventati magicamente due, e i due voti erano magicamente dei trenta. *_*
Arrivata in stazione ho trovato Fede ad aspettarmi al binario.
Era sempre incazzato perchè ancora la situazione portiere non era risolta, ma vederlo fuori dal finestrino che mi aspettava al freddo dopo aver fatto il viaggio immersa nella malinconia, nel buio della tratta Ferrara-Bologna e nel caldino del vagone, beh... mi ha fatto sorridere un po'.
In fondo mancavano ancora quasi tre ore per risolvere la situazione.
E avevo comunque sia qualcuno che era venuto ad aspettarmi, nonostante avesse detto che non credeva che sarebbe mai venuto e che ci saremmo visti direttamente a Corticella.

Beh, le cose sono poi andate come sono andate. La partita è andata persa ma è comunque il risultato meno schifoso dall'inizio dell'anno, e anche il gioco prodotto non era male, per quanto mancasse di reale pericolosità al momento del tiro. E la serata si è conclusa tra le braccia calde di Fede, che hanno spazzato via le ultime tensioni della giornata. {Che tristezza riaccompagnarlo alla macchina.}
Tutto sto papiro inutile per dire che... boh. Che alle volte sono una somara. Che mi piango un po' addosso ma poi se mi ci metto dietro, alle volte riesco a ribaltare le cose. Quando ci credo un po', trasformo una giornata nera, un disastro tedesco, una partita infortunata e nefasta e un mucchio di ritardi, in due trenta sul libretto e due chiacchiere in tedesco, una prestazione calcistica dignitosa con situazione salvata in extremis, un moroso in stazione tipo scena da film e tante altre cosine che vanno a compensare le piccole sfighe quali outlook che si chiude proprio quando hai finito una mail lunga eterna da mandare alla Lau, et via discorrendo.

Tutto questo papiro, anche se magari non sembra, vorrebbe anche tentare di ringraziarvi per tutti gli incoraggiamenti che avete lasciato nei commenti nei giorni scorsi. Anche se non scrivevo sul blog, spero di avervi fatto sentire coi commenti che i vostri consigli sono serviti, e che l'umore andava migliorando, e che sono fatta così, alle volte mi scoraggio perchè incontro più difficoltà del previsto.
Sono proprio fortunata ad avere lettori come voi... grazie, di cuore.
Ora credo che andrò ad uploadare le classifiche del calcetto femminile, e poi mi uploaderò nel letto, così ad occhio.
La vita continua.
Qui a Bologna fa un gran freddo, oggi ha pure nevicato. Forse lo sta tuttora facendo.
Si avvicina Natale, ormai manca poco più di un mese. Non so perchè, ma il freddo e le lucine in giro per la città mi lasciano una venatura di malinconia in ogni sorriso.
Eh già, c'è ancora tanto da sistemare. Tante cose che sono cambiate. Ho quasi ventidue anni e probabilmente sono lontana anni luce da come pensavo sarei stata, che so, quando avevo nove-dieci anni. Sono cambiata tanto in pochi anni, ho fatto tante cose sbagliate. Ma ora come ora, ho tanta voglia di far andare bene le cose.
Tutte.
E popi, il freddo mi fa venire voglia di pattinare sul ghiaccio.
Buona serata a tutti... e spero di riuscire a postare un po' più spesso prossimamente.

t o d a y :

- Umore:
- Amo : i guanti senza dita! Lo so, forse sono utili e sensati come un ombrello forato. Ma ci posso scrivere al computer! E sono così bellini....
- Odio: il freddo. Chepppalleeee!!!
- Uomini: Adoro quando mi abbraccia all'improvviso come se fossi l'unica donna sulla faccia della terra ^_^
- Dieta: pff... finora è fallita su tutta la linea. Anche la linea, è fallita. Mancavano solo due chili, invece è un mese che sono stazionaria a -3 su 5... vedremo.
- Ordine: Fallito pure quello. L'ho un po' ripristinato oggi, pulendo la camera e la casa.
- Spese: Sto tenendo d'occhio anche quelle. Ma non è facile.
- Studio: Pausato per un attimo, ma va ripreso entro domani, in vista dell'esame del 13 dicembre!
- Lavoro: nella norma.
- Progetti: finire il blog della mia sorellina Kicher/Nana. fare la nuova versione snowboardosa del blog di Yasu
- Musica : niente è più uguale, Kay è stata qui.

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