sabato 14 febbraio 2004

happy Valentine's Day.

Probabilmente mia madre pensa lo stesso di me. ma io non la sopporto piu'.
non sopporto che mi parli dietro. non sopporto che pensi sempre e perennemente male di me e di qualunque cosa sia legata a me.
e' vero, ci sono cose che le nascondo. non lo nego, e so che in questo sbaglio. pero' credo che molto stia nel perche' glie le nascondo. il problema di fondo e' che mi sento giudicata per qualunque cosa faccio, e non secondo i parametri del "e' giusto/e' sbagliato", ma secondo quello che pensa lei.
cito un esempio stupido per tutti: a me piace il perizoma. ne ho parecchi, comprati di tasca mia o regalati. so che a mia madre non piacciono, per cui generalmente li tengo nel cassetto e, quando c'è bisogno di lavarli, faccio da me e non li metto insieme alla roba comune da lavare, ma semplicemente perche' so che a lei non piacciono, non perche' io mi vergogni o che. all'ultimo allenamento ne ho usato uno sportivo, che tra parentesi era il primo che avessi mai comprato e l'avevo comprato con lei presente. per sbaglio l'ho messo a lavare in mezzo alla roba che ho usato per allenarmi... l'ha buttato via.
io posso capire che non le piacciano, e infatti non glie li sbatto sotto il naso proprio per questo. ognuno ha i suoi gusti e ha il diritto di vederli rispettati.
ma a quanto pare, io no.
per questo quando mio padre ogni tanto mi butta li' un "Dani, dovresti farti piu' furba, cavolo..." intendendo "Dovresti cercare piu' di ingraziarti tua madre invece che darle motivi su motivi per giudicarti male", io annuisco, ma dentro di me rido e dico "ma va' a cagare..."...
...perche' cazzo devo farmi furba solo io???
non ho ancora capito perche' mia madre mi tratta come se fosse incazzata con me da due anni.
posso fare qualsiasi cosa, ma non cambia niente di niente. un culo di niente.
mi fa stare male per un motivo non bene chiaro, e devo pure farmi furba.
e mi maledico.
mi maledico perche' non reagisco. perche' non sono in grado di urlarle dietro, di dirle quello che voglio davvero, di parlarle, anche di qualsiasi cazzata che non sia il tempo, o quello che c'e' in tv.
tipo quando mio padre mi ripete che loro mi avevano detto che non volevano che io mi facessi fare il secondo buco e che non volevano che lo tenessi.
a parte che io in effetti non me lo sono fatto fare, me lo sono fatto, che e' diverso... ma e' solo una pignoleria... mi maledico perche' non ho il coraggio di dirgli in faccia che per me e' importante, quel buco.
e non perche' ce l'hanno tutti.
ma perche' me lo sono fatto durante la crisi depressiva piu' grande, lunga e pesante che abbia mai avuto, per ricordarmi per sempre che per quanto possa stare male adesso, sara' difficile che io possa stare piu' male di allora. ma cosa cazzo vuoi spiegare una cosa del genere, va' la'.
ma qualunque cosa. tanto cosa vuoi, mica mi prendono sul serio comunque.
vorrei chiudermi da qualche parte.
vorrei non vederla per un bel po'.
non sopporto piu' di avere la sua faccia tirata [o la faccia finto-positiva] davanti ogni giorno.
mi fa solo stare male. ma come cazzo puo' farlo, porca merda??
io non capisco.
ho fatto un errore due anni fa, tra parentesi neanche nei suoi confronti, e non me lo perdonera' mai piu'.
mai piu'.
una volta mi difendeva, ora e' la prima ad attaccarmi.
e' due anni che non mi sento piu' sua figlia.
e' due anni che sono una estranea che per un qualche oscuro motivo vive con la famiglia Bigazzi e che per un motivo ancora piu' oscuro bisogna anche nutrire e far studiare.
le cose le imparo sempre dopo tutti. quando si fa qualcosa insieme, sono l'ultima a saperlo, l'ultima a cui chiedono se vuole venire.
non dimentichero' mai l'ultimo compleanno di Ricky. di solito si aspetta tutta la famiglia riunita per consegnare i regali al festeggiato. io quest'anno mi sono svegliata perche' gli altri erano in cucina e festeggiavano.
allora non mi sono neanche alzata. sono rimasta nel letto a piangere piu' o meno un'altra mezz'ora.
mi sono sentita piu' che estranea.
vorrei sapere quanto mi manca ancora da pagare esattamente.
vorrei avere due braccia intorno in questo momento.
sono una persona fragile. ho bisogno di avere l'approvazione di qualcuno. invece e' da troppo tempo che non ne ho un briciolo da nessuno.
Michele e' in un brutto periodo e mi ha chiesto di stargli alla larga per un pochino perche' non vuole trattarmi male.
a me manca da matti, come puo' mancarti una persona con cui stai da una decina di giorni e con cui stai finalmente fottutamente bene.
ed e' fottutamente sorprendente il tempismo di questa sua crisi di nervoso e della mia crisi di tristezza. una sincronia stupefacente, dolorosamente incredibile.
voglio due braccia intorno. voglio un abbraccio che copra i miei singhiozzi. voglio un abbraccio che col suo calore mi faccia venire voglia di dire che non e' ancora finita e che ho ancora tanto da dare alla vita.
spero che questo abbraccio arrivi presto.
un buon San Valentino pieno d'amore a tutti.
io evidentemente ancora non me lo merito.

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